8 May 2016
La Scala remembers Tadatsugu Sasaki

Teatro alla S ala released a tribute to the memory of the deceased.

─ The historical promoter of the Japan tour of Theatro alla Scala deceased in Tokyo

La Scala ricorda Tadatsugu Sasaki

È scomparso a Tokyo lo storico promotore delle tournée del Teatro in Giappone


Il Teatro alla Scala ha appreso con commozione la notizia della scomparsa di Tadatsugu Sasaki, Fondatore della Japan Performing Arts Foundation e partner del Teatro nell'organizzazione di tutte le tournée in Giappone. Dal 1981 fino alla prossima trasferta, prevista per il settembre 2016, le residenze in Giappone sono state un caposaldo della presenza internazionale del Teatro alla Scala e un appuntamento ormai tradizionale, attesissimo dal pubblico giapponese: a oggi si contano 87 recite d'opera (incluse due rappresentazioni di Aida in forma di concerto), 22 serate di balletto e 21 concerti. Sasaki dialoga con i Sovrintendenti Antonio Ghiringhelli, Paolo Grassi, Carlo Maria Badini, Carlo Fontana e Stéphane Lissner sviluppando nel corso degli anni un rapporto di stretta sintonia con il Direttore Generale Maria Di Freda. Le lunghe trasferte, in cui sono impegnati tutti i settori produttivi del Teatro, hanno anche costituito un momento fondamentale di formazione dell'identità e della comunità scaligera. Per questo Tadatsugu Sasaki è stato molto più che un promotore, un vero amico della Scala, come lui stesso amava definirsi.

L'idea di portare la Scala in Giappone nasce in un Sasaki giovanissimo: lui stesso raccontava di essere stato profondamente colpito dal suono unico dei complessi del Teatro e dalla qualità della messa in scena rispetto a quanto prodotto nel campo dell'opera italiana dalle compagini internazionali. Un lungo e complesso percorso di relazioni fatto di 16 anni di tentativi porta alla prima, leggendaria tournée a Tokyo, con quattro opere: Simon Boccanegra e Il barbiere di Siviglia dirette da Claudio Abbado, e Otello e La bohème dirette da Carlos Kleiber. La Scala tornerà in Giappone altre 7 volte, sempre con la sua Japan Performing Arts Foundation: nel 1988 con Carlos Kleiber, Lorin Maazel e Riccardo Muti; nel 1995 con Riccardo Muti e Giuseppe Sinopoli (è in questa occasione che con le rappresentazioni de La bella addormentata Carlo Fontana e Maria Di Freda portano per la prima volta un programma completo di opera, balletto e concerto che in ben 21 alzate di sipario presenta al pubblico giapponese tutte le compagini scaligere); nel 2000 e 2003 (in occasione del 70° compleanno di Sasaki San) con Riccardo Muti; nel 2007 con il Balletto impegnato nel Don Chisciotte; nel 2009 con Daniel Barenboim e Daniele Gatti (con la recita di Aida del 4 settembre la Scala celebrò la sua 100° apertura di sipario in Giappone festeggiando con un brindisi in palcoscenico con Sasaki San); nel 2013 con Daniel Harding e Gustavo Dudamel. Il Ballo tornerà in Giappone nel settembre 2016.

La collaborazione con la Japan Performing Arts Foundation ha inoltre reso possibile la presenza costante alla Scala del Tokyo Ballet, una delle più importanti compagnie internazionali. Il debutto avviene nel 1986 con The Kabuki, coreografia di Maurice Béjart, e i ritorni sono costanti: 1989, 1993, 1996, 1999, 2004 e 2010, quando Sasaki San aveva voluto celebrare alla Scala la settecentesima recita in tournée all'estero del Tokyo Ballet con una rappresentazione straordinaria di Kabuki.

Tadatsugu Sasaki è stato un pioniere che per la prima volta ha fatto conoscere alle platee dell'Estremo Oriente non solo il Teatro alla Scala ma l'intera tradizione musicale dell'Occidente. A lui va il pensiero affettuoso di tutti i lavoratori del Teatro alla Scala che con lui a Tokyo hanno trovato una seconda casa, e alla Japan Performing Arts Foundation l'augurio di poter continuare la sua opera con lo stesso entusiasmo e inesauribile energia.



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